Comunicazioni
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
19/11/2024
Si terrà MARTEDI' 26 novembre 2024 presso la Sala Terrazzo di Palazzo dei Giureconsulti, la prima presentazione milanese del porto di Ravenna.
L'iniziativa, promossa da Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, Promos Italia ed Autorità Portuale di Ravenna, con la collaborazione dell'Istituto sui Trasporti e la Logistica (ITL) , il Centro Studi e Ricerche SRM e l'International Propeller Clubs, avrà inizio alle ore 15,00 e prevede interventi di Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Department, del Centro Studi e Ricerche SRM, del Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi e del Presidente dell'Istituto sui Trasporti e la Logistica, Guido Fabbri.
Per partecipare all'evento è necessaria la registrazione al seguente link:
https://eventi.promositalia.camcom.it/calendario/eventi-informativi/milano-il-porto-di-ravenna-hub-strategico-per-l-industria-e-la-logistica-internazionale.kl
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
18/11/2024
Agenda del workshop
Ogni giornata offrirà un focus su temi come l’applicazione della sensoristica e dell’Intelligenza Artificiale per la salute e sicurezza dei lavoratori, con approfondimenti sulla gestione della privacy e sul ruolo della medicina del lavoro.
Ogni incontro si svolgerà nell'orario: 10:00 - 12:30
26 novembre presso Mar - Museo d'Arte della città di Ravenna
Iscrizione all'evento
https://tecnopolo.ravenna.it/.../Innovazione-e-Sicurezza...
27 novembre presso Autorità di Sistema Portuale di Ravenna
Iscrizione all'evento
https://tecnopolo.ravenna.it/.../Innovazione-e-Sicurezza...
28 novembre presso Centro di Ricerca Ambiente, Energia e Mare del Tecnopolo di Ravenna
Iscrizione all'evento
https://tecnopolo.ravenna.it/.../Innovazione-e-Sicurezza...
Questo evento, gratuito e aperto al pubblico, è un’occasione per scoprire nuove soluzioni e collaborare per una sicurezza sempre più avanzata negli ambienti di lavoro.
Partecipa per essere protagonista dell’innovazione.
Iscriviti ora, contribuisci alla sicurezza del futuro!
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
18/11/2024
A La Spezia venerdì 15 novembre 2024, dopo la XVIII Convention Nazionale, si è tenuta
l’Assemblea Nazionale e il Consiglio Direttivo Nazionale dell’International Propeller Clubs per il
rinnovo delle cariche sociali.
L’Avv. Umberto Masucci, Presidente del Port of Naples, è stato confermato alla carica di
Presidente Nazionale ed ugualmente l’Avv. Simone Bassi, Presidente del Port of Ravenna, è stato
confermato alla carica di Vice Presidente Nazionale.
Nel Consiglio Direttivo Nazionale, oltre all’Avv. Simone Bassi, sono stati confermati anche
Corrado Miccoli, Vice Presidente del Port of Ravenna, e Filippo Bongiovanni, Presidente del
Gruppo Giovani e Segretario del Port of Ravenna.
Si tratta di una importante affermazione per il Club ravennate, che è secondo solo a Genova come
numero di iscritti e svolge un’intensa attività di promozione e supporto alle attività logistiche e
portuali locali riconosciuta a livello nazionale.
Il Club di Ravenna cresce sempre ed anche il Nazionale sta costituendo altri nuovi clubs locali
divenendo sempre più un apprezzato partner istituzionale.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
14/11/2024
Vai alla notizia per vedere l'intervista integrale
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
14/11/2024
Il settore portuale ha un ruolo cruciale nell’economia nazionale. Se il sistema marittimo nel suo complesso vale il 3,7% del Pil, le sole attività di trasporto marittimo e di cantieristica dei porti pesano l'1,2%. Con 58 scali principali gestiti da 16 Autorità di Sistema Portuale, passa dai porti italiani il 40% degli scambi import-export del paese. Ma tra il 1980 e il 2020, nonostante un aumento del 21% del traffico marittimo, il numero di lavoratori è calato del 28% per effetto dell'automazione e della razionalizzazione delle attività, con una leggera ripresa nel 2022. Oggi si contano circa 16.500 addetti nel sistema portuale in senso stretto (escludendo gli occupati dei settori marittimo, logistico e dei servizi esternalizzati), con una presenza femminile limitata al 6,3% nell’ambito operativo.
È la fotografia di un comparto in profonda trasformazione quella che emerge dal nuovo rapporto "Il futuro del settore portuale italiano: le professioni verso cui navigare”, realizzato da Randstad Research, il centro studi di Randstad sul lavoro del futuro, che sarà presentato oggi all’Autorità Portuale di Ravenna. Un settore che - evidenzia l’indagine - per effetto delle sfide tecnologiche, logistiche e della sostenibilità vede evolvere mansioni e competenze richieste ai lavoratori. Mentre si affacciano professioni del tutto nuove che lavoreranno nei porti del futuro, sempre più digitalizzati, sostenibili e integrati.
“I porti sono una risorsa strategica per il nostro paese, in virtù del volume di merci movimentate, della capacità di attrarre investimenti e di stimolare lo sviluppo di infrastrutture regionali, ma affrontano alcune sfide strutturali e organizzative - afferma Emilio Colombo, Coordinatore del Comitato scientifico di Randstad Research -. Come quella tecnologica, che vede nascere terminal quasi completamente automatizzati, operanti h24. E poi quella della sostenibilità, che impone uno sforzo straordinario per raggiungere la neutralità carbonica. E ancora quella logistica, che richiede porti integrati in modalità multimodale con il sistema di trasporto regionale e internazionale”. “Queste sfide - prosegue Colombo - stanno profondamente trasformando il mercato del lavoro portuale che è chiamato a un cambiamento sia nelle tipologie di lavoro che nelle competenze richieste, favorendo una maggiore crescita dell’occupazione femminile. Oggi sono richieste skill sempre più avanzate in ambito organizzativo e digitale ai profili esistenti, ma emergono anche professioni del tutto nuove che saranno cruciali nei porti di domani”.
Il sistema porti. Nel 2023 le merci maggiormente trasportate attraverso il sistema portuale italiano sono le “rinfuse liquide” (merci liquide non condizionate, 35,2%), seguite dai Roll-on/Roll-of (che salgono e scendono dalla nave attraverso una rampa di carico, 25,6%) e i contenitori (24,3%). Nel 2022 in Italia sono state movimentate 194 milioni di tonnellate di merci all’interno del territorio nazionale. Il primo porto per volume è Genova con il 10,11%, seguito da Livorno (9,10%) e tra i primi dieci, 5 sono nel Sud Italia (tra il 4,78% di Gioia Tauro e il 5,87% di Napoli). Nel commercio internazionale, invece, le merci sono 297 milioni di tonnellate e i due principali porti sono Trieste (19,54% delle merci movimentate) e Genova (10,31%), legati a importanti rotte commerciali con l’Europa
Professioni e competenze. Nelle aree di attività dei porti, le professioni richieste sono per metà tecnici e metà operai specializzati. Tra le professioni in rapida crescita, ci sono ingegneri industriali e gestionali, tecnici dell'organizzazione del traffico portuale, spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale, addetti alla gestione dei magazzini, conduttori di mezzi pesanti e camion, facchini e addetti allo spostamento merci, con impatti significativi sulla composizione delle loro competenze.
Per alcune di queste, l’aumento del fabbisogno è legato a nuove attività e tecnologie della green economy, che a volte cambia le skill richieste. In altri casi, invece, le attuali professioni svolgono nuove mansioni. Ad esempio, gli ingegneri industriali e gestionali devono anche sviluppare strategie normative per i prodotti, revisionare la letteratura di ricerca, sviluppare modelli computerizzati dei processi chimici, esaminare i piani di costruzione per verificare la conformità con il codice antincendio, analizzare dati biochimici o biofisici, scrivere rapporti. I facchini e addetti allo spostamento merci devono controllare il trasporto, le scorte o altri materiali per eventuali danni, effettuare l'inventario delle merci, delle scorte o di altri materiali utilizzati in loco.
Le 10 professioni del futuro. Randstad Research ha individuato 10 gruppi di professionisti chiave per il futuro dei porti italiani, nell’evoluzione che li vedrà sempre più digitalizzati, sostenibili e integrati nei sistemi logistici globali, con un’attenzione particolare alla sicurezza e all'efficienza operativa. Eccoli di seguito:
Operatori specializzati nell’automazione e digitalizzazione. In terminal semi-automatici, saranno richiesti operatori capaci di gestire processi automatizzati per stoccaggio e movimentazione merci, ma anche specialisti in IoT per gestire i sistemi che monitorano e ottimizzano le attività logistiche. Questi professionisti devono combinare competenze tecniche e operative, con conoscenza sia dei processi portuali che delle infrastrutture digitali.
Esperti di sicurezza e automazione. Con l’aumento delle macchine automatizzate e dei sistemi di controllo remoto, saranno cruciali figure specializzate nella sicurezza del lavoro e nell’automazione dei mezzi. L’automazione promette di ridurre i rischi operativi, ma richiede supervisione per garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza.
Professionisti della logistica e del reshoring. Con il reshoring, aumenterà la domanda di operatori logistici specializzati nel gestire traffici Ro-Ro e container, con competenze in pianificazione logistica e una comprensione approfondita dei sistemi di trasporto multimodale.
Operatori e tecnici portuali versatili. I lavoratori portuali del futuro dovranno essere polivalenti e capaci di adattarsi a più mansioni, dall’uso di gru automatizzate alla gestione logistica dei terminal. L’integrazione di tecnologie digitali nelle operazioni giornaliere richiederà operatori capaci di utilizzare strumenti come palmari e piattaforme di gestione.
Specialisti in sostenibilità e economia circolare. Il focus crescente sulla sostenibilità richiederà esperti ambientali in grado di gestire le infrastrutture verdi dei porti e promuovere la riduzione delle emissioni e l’efficienza energetica. Le nuove professioni includeranno figure specializzate in elettrificazione delle banchine, monitoraggio ambientale e gestione dei rifiuti.
Formatori e specialisti in sicurezza. La formazione nel settore portuale è cruciale per adattarsi alle nuove tecnologie. Ci sarà una forte domanda di formatori specializzati su nuovi strumenti e tecnologie, come gru automatizzate, droni e piattaforme digitali. La sicurezza sarà un tema chiave, con la necessità di esperti di sicurezza sul lavoro che garantiscano il rispetto delle normative e migliorino le procedure operative.
Tecnici di manutenzione avanzata. Con l’introduzione di macchine automatizzate e sistemi tecnologici complessi, ci sarà una forte domanda di tecnici specializzati nella manutenzione predittiva, in grado di utilizzare sensori IoT per prevenire guasti e ottimizzare le performance delle attrezzature portuali.
Specialisti in marketing portuale. Le autorità portuali richiederanno figure esperte in comunicazione e marketing internazionale, in grado di promuovere i porti come hub strategici a livello internazionale per le grandi compagnie marittime e per gestire le relazioni con i clienti globali.
Specialisti nell’intermodalità. Saranno necessarie figure esperte in integrazione ferroviaria e logistica multimodale, che possano gestire e ottimizzare la movimentazione delle merci su più mezzi di trasporto (treno, gomma, nave).
Operatori di droni e tecnologie remote. L’uso crescente di droni per la sorveglianza
e ispezione delle aree portuali e delle infrastrutture richiederà nuovi professionisti, garantendo sicurezza e efficienza. Saranno richieste conoscenze informatiche e digitali, oltre che skill specifiche sull’utilizzo di gru automatizzate, droni e veicoli autonomi, conoscenze delle normative ambientali, polivalenza operativa.
I nuovi profili per ambito. Ma i possibili lavori che nasceranno dall’evoluzione dei porti sono molti di più. Analizzando nello specifico ogni ambito dell’attività portuale, Randstad Research ha individuato 31 nuove professioni specialistiche che potrebbero sorgere nel prossimo futuro. Nella gestione delle risorse energetiche e sostenibilità ambientale, ad esempio, quelle di addetto al monitoraggio delle sostanze tossiche o non biodegradabili, addetto al monitoraggio di impianto di produzione di biocarburanti, addetto al recupero delle batterie esauste per lo stoccaggio di energia, gestore di hub di produzione dell'idrogeno, green transition manager, energy auditor/addetto alla diagnosi energetica, esperto di efficienza energetica ed energie rinnovabili, ingegnere specializzato in produzione di idrogeno da elettrolisi, progettista di piattaforme portuali per il rifornimento a metano liquido oppure tecnico dell’elettrificazione dei sistemi portuali.
Nell’ambito dell’innovazione tecnologica e automazione, profili di addetto alla telegestione dei macchinari, esperto di AI per il monitoraggio delle emissioni di gas serra via drone, addetto alla protezione dei dati, cyber calamity forecaster, ingegnere dei dati, esperto di telediagnostica, data scientist per la logistica portuale, specialista della trasformazione digitale. Nella progettazione e innovazione di infrastrutture e mezzi saranno impiegati designer di natanti sostenibili, progettista doganale di sistemi sisam, designer Zeb (zero emission buildings), produttore di tecnologie assistenziali indossabili, commercial and industrial designers.
Nella pianificazione e gestione della logistica e dei trasporti si affermeranno demand planner, pianificatore dei trasporti, pianificatore dell'organizzazione logistica, ingegnere del traffico e dei trasporti, fleet manager. Nella formazione e transizione industriale, formatore esperto in digital reskilling, esperto di riconversione industriale ed export coach. Nel monitoraggio e valutazione ambientale e industriale, addetto al rating per la valutazione dell'impatto aziendale sui mari, addetto alla diagnosi delle risorse non energetiche, energy auditor/addetto alla diagnosi energetica, ingegnere ambientale portuale, manager della sostenibilità portuale.
Il rapporto completo "Il futuro del settore portuale italiano: le professioni verso cui navigare” è scaricabile al link https://research.randstad.it/rapporti/il-futuro-del-settore-portuale-italiano.pdf
A proposito di Randstad Research
Randstad Research (RR) è un centro di ricerca del gruppo Randstad, nato all’inizio del 2019. L’Istituto sorge da una serie di constatazioni rivolte all’attuale mondo del lavoro. Si tratta di una realtà indipendente con un Comitato scientifico composto da studiosi ed esperti di lavoro e formazione. Randstad Research divulga le proprie ricerche con cadenza annuale, trimestrale e mensile, attraverso paper, note e contributi occasionali di ricerca. Gli aspetti oggetto di indagine sono suddivisi in un’area core, rappresentata dall’analisi delle professioni richieste per il futuro, più alcune aree satellite, composte da focus settoriali, partnership e dalla valorizzazione di ricerche e notizie di terzi a cui si desidera fornire visibilità.
Ufficio stampa Randstad Italia: d'I Comunicazione
Silvia Morelli, email sm@dicomunicazione.it, mobile 338 3052255
Piero Orlando, email po@dicomunicazione.it, mobile 335 1753472
Matteo Menghini, email mm@dicomunicazionne.it, 388 611 4255
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
13/11/2024
“Si tratta di un altro passo importante nel percorso verso l’operatività e la protezione di un’infrastruttura decisiva per la diversificazione delle fonti energetiche – afferma il presidente Bozzi – un tema su cui Ravenna gioca un ruolo di rilievo nella strategia energetica nazionale e nella transizione in atto”.
L’Associazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi del progetto, che si intersecastrettamente con l’attività del Porto di Ravenna, già interessato da importanti lavori di riqualificazione, in modo da armonizzare al meglio le esigenze e le necessità delle tante imprese e professionalità operanti nello scalo.
https://www.confindustriaromagna.it/
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
13/11/2024
Clicca sulla notizia per vedere le foto dell'evento tenutosi presso la sede dell'Autorità Portuale di Ravenna
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
12/11/2024
Guarda il servizio del Telegiornale RAI dell'Emilia Romagna
https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/video/2024/11/ravenna-presto-al-via-i-lavori-per-la-diga-di-protezione-del-rigassificatore-351aa862-b979-4956-bd2a-073c5282f9fb.html?nxte
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
12/11/2024
Conclusa la gara espletata dall’Autorità Portuale di Ravenna con l’aggiudicazione dell’appalto al raggruppamento temporaneo di imprese con R.C.M. Costruzioni S.R.L. capogruppo/mandataria e Acciona Construccion S.A. come mandante, è stato firmato questa mattina il contratto per la realizzazione della diga frangiflutti, cosiddetta “Breakwater”, nell’ambito del progetto di SNAM FSRU (Floating Storage and Regasification Unit) Italia S.r.l. relativo alla costruzione di un rigassificatore al largo della costa ravennate.
L’opera, progettata da SNAM FSRU Italia S.r.l., consiste nella realizzazione di una nuova diga foranea a parete verticale che avrà la funzione di proteggere dal moto ondoso il rigassificatore che sorge al largo della costa di Ravenna, anche nelle condizioni meteo-marine più avverse.
Il costo dell’opera, sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti, è di circa 200 milioni di euro ed i lavori avranno una durata complessiva stimata di poco più di due anni. E’ prevista la possibilità di una accelerazione dei lavori, con conseguente riduzione delle tempistiche stimate.
L’intervento rientra nell’ambito delle iniziative legate alla realizzazione di nuove capacità di rigassificazione nel nostro Paese, con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale.
Alla firma del contratto, sottoscritto dal Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi e da Elio Rainone. Amministratore Unico di R.C.M. Costruzioni, società capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese, di cui fa parte anche la spagnola Acciona Construccion, che si è aggiudicato l’appalto, era presente il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Senatore Matteo Salvini.
“La diga è una opera necessaria – ha affermato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi - e sono certo che la professionalità delle aziende che la realizzeranno, tra l’altro R.C.M ha maturato in questi anni una notevole esperienza del Porto di Ravenna, con l’aiuto dell’ingegneria di SNAM e l’impegno e la dedizione totale dei tecnici dell’Autorità Portuale, consentirà di realizzarla entro i tempi previsti. Questa opera fa parte di un percorso di evoluzione che tutti i porti dovranno affrontare per diventare anche hub energetici e digitali, non essendo più da tempo solo luoghi di movimentazione delle merci. Il porto di Ravenna ha già intrapreso questo percorso forte della sua tradizione nel settore dell’energia e i tanti progetti in corso di realizzazione in questo ambito saranno in grado di garantire una transizione controllata, efficace e ragionevole, verso forme di energia più green e sostenibili”.
“Confermiamo, con questo nuovo intervento, la nostra presenza sul territorio ravennate, dove R.C.M. Costruzioni è attiva dal 2020 nei lavori del Ravenna Port Hub e nell'ammodernamento delle banchine del porto canale. La costruzione di una diga offshore rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per noi, consolidando la nostra esperienza nelle opere infrastrutturali marittime," - ha dichiarato Elio Rainone, che ha firmato quest’oggi il contratto, a nome anche dei fratelli Eugenio e Valeria Rainone, con cui guida la R.C.M. Costruzioni. "Siamo consapevoli delle sfide che un’opera di questa portata comporta e siamo pronti ad affrontarle, rispettando le tempistiche previste, per contribuire a un progetto significativo per il nostro paese in ambito energetico."
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
09/11/2024
Una delegazione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, composta dal Presidente Jacopo Morrone e da numerosi commissari, nella mattinata di venerdì 8 novembre ha visitato il cantiere del rigassificatore che si trova a pochi chilometri al largo della costa di Ravenna.
L’impianto, realizzato da SNAM FSRU Italia S.r.l.,sarà in funzione entro i primi mesi del 2025 e prevede anche una diga frangiflutti per la costruzione della quale sarà firmato il contratto nei prossimi giorni in Autorità Portuale
L’entrata in funzione del rigassificatore al largo di Ravenna, rientra nell’ambito delle iniziative legate allo sviluppo di nuove capacità di rigassificazione nel nostro Paese, con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale.
Alla visita, che è stata coordinata dalla Direzione Marittima dell’Emilia Romagna che ha accompagnato la Commissione a bordo della MV Cp 285, hanno partecipato anche il Comandante Antonio Blancodella Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ravenna, Gabriele Lanza, Direttore del progetto per SNAM e Fabio Maletti, Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Ravenna (nella foto insieme alla Commissione)
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19/11/2024
Si terrà MARTEDI' 26 novembre 2024 presso la Sala Terrazzo di Palazzo dei Giureconsulti, la prima presentazione milanese del porto di Ravenna.
L'iniziativa, promossa da Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, Promos Italia ed Autorità Portuale di Ravenna, con la collaborazione dell'Istituto sui Trasporti e la Logistica (ITL) , il Centro Studi e Ricerche SRM e l'International Propeller Clubs, avrà inizio alle ore 15,00 e prevede interventi di Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Department, del Centro Studi e Ricerche SRM, del Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi e del Presidente dell'Istituto sui Trasporti e la Logistica, Guido Fabbri.
Per partecipare all'evento è necessaria la registrazione al seguente link:
https://eventi.promositalia.camcom.it/calendario/eventi-informativi/milano-il-porto-di-ravenna-hub-strategico-per-l-industria-e-la-logistica-internazionale.kl
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
18/11/2024
Agenda del workshop
Ogni giornata offrirà un focus su temi come l’applicazione della sensoristica e dell’Intelligenza Artificiale per la salute e sicurezza dei lavoratori, con approfondimenti sulla gestione della privacy e sul ruolo della medicina del lavoro.
Ogni incontro si svolgerà nell'orario: 10:00 - 12:30
26 novembre presso Mar - Museo d'Arte della città di Ravenna
Iscrizione all'evento
https://tecnopolo.ravenna.it/.../Innovazione-e-Sicurezza...
27 novembre presso Autorità di Sistema Portuale di Ravenna
Iscrizione all'evento
https://tecnopolo.ravenna.it/.../Innovazione-e-Sicurezza...
28 novembre presso Centro di Ricerca Ambiente, Energia e Mare del Tecnopolo di Ravenna
Iscrizione all'evento
https://tecnopolo.ravenna.it/.../Innovazione-e-Sicurezza...
Questo evento, gratuito e aperto al pubblico, è un’occasione per scoprire nuove soluzioni e collaborare per una sicurezza sempre più avanzata negli ambienti di lavoro.
Partecipa per essere protagonista dell’innovazione.
Iscriviti ora, contribuisci alla sicurezza del futuro!
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
18/11/2024
A La Spezia venerdì 15 novembre 2024, dopo la XVIII Convention Nazionale, si è tenuta
l’Assemblea Nazionale e il Consiglio Direttivo Nazionale dell’International Propeller Clubs per il
rinnovo delle cariche sociali.
L’Avv. Umberto Masucci, Presidente del Port of Naples, è stato confermato alla carica di
Presidente Nazionale ed ugualmente l’Avv. Simone Bassi, Presidente del Port of Ravenna, è stato
confermato alla carica di Vice Presidente Nazionale.
Nel Consiglio Direttivo Nazionale, oltre all’Avv. Simone Bassi, sono stati confermati anche
Corrado Miccoli, Vice Presidente del Port of Ravenna, e Filippo Bongiovanni, Presidente del
Gruppo Giovani e Segretario del Port of Ravenna.
Si tratta di una importante affermazione per il Club ravennate, che è secondo solo a Genova come
numero di iscritti e svolge un’intensa attività di promozione e supporto alle attività logistiche e
portuali locali riconosciuta a livello nazionale.
Il Club di Ravenna cresce sempre ed anche il Nazionale sta costituendo altri nuovi clubs locali
divenendo sempre più un apprezzato partner istituzionale.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
14/11/2024
Vai alla notizia per vedere l'intervista integrale
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
14/11/2024
Il settore portuale ha un ruolo cruciale nell’economia nazionale. Se il sistema marittimo nel suo complesso vale il 3,7% del Pil, le sole attività di trasporto marittimo e di cantieristica dei porti pesano l'1,2%. Con 58 scali principali gestiti da 16 Autorità di Sistema Portuale, passa dai porti italiani il 40% degli scambi import-export del paese. Ma tra il 1980 e il 2020, nonostante un aumento del 21% del traffico marittimo, il numero di lavoratori è calato del 28% per effetto dell'automazione e della razionalizzazione delle attività, con una leggera ripresa nel 2022. Oggi si contano circa 16.500 addetti nel sistema portuale in senso stretto (escludendo gli occupati dei settori marittimo, logistico e dei servizi esternalizzati), con una presenza femminile limitata al 6,3% nell’ambito operativo.
È la fotografia di un comparto in profonda trasformazione quella che emerge dal nuovo rapporto "Il futuro del settore portuale italiano: le professioni verso cui navigare”, realizzato da Randstad Research, il centro studi di Randstad sul lavoro del futuro, che sarà presentato oggi all’Autorità Portuale di Ravenna. Un settore che - evidenzia l’indagine - per effetto delle sfide tecnologiche, logistiche e della sostenibilità vede evolvere mansioni e competenze richieste ai lavoratori. Mentre si affacciano professioni del tutto nuove che lavoreranno nei porti del futuro, sempre più digitalizzati, sostenibili e integrati.
“I porti sono una risorsa strategica per il nostro paese, in virtù del volume di merci movimentate, della capacità di attrarre investimenti e di stimolare lo sviluppo di infrastrutture regionali, ma affrontano alcune sfide strutturali e organizzative - afferma Emilio Colombo, Coordinatore del Comitato scientifico di Randstad Research -. Come quella tecnologica, che vede nascere terminal quasi completamente automatizzati, operanti h24. E poi quella della sostenibilità, che impone uno sforzo straordinario per raggiungere la neutralità carbonica. E ancora quella logistica, che richiede porti integrati in modalità multimodale con il sistema di trasporto regionale e internazionale”. “Queste sfide - prosegue Colombo - stanno profondamente trasformando il mercato del lavoro portuale che è chiamato a un cambiamento sia nelle tipologie di lavoro che nelle competenze richieste, favorendo una maggiore crescita dell’occupazione femminile. Oggi sono richieste skill sempre più avanzate in ambito organizzativo e digitale ai profili esistenti, ma emergono anche professioni del tutto nuove che saranno cruciali nei porti di domani”.
Il sistema porti. Nel 2023 le merci maggiormente trasportate attraverso il sistema portuale italiano sono le “rinfuse liquide” (merci liquide non condizionate, 35,2%), seguite dai Roll-on/Roll-of (che salgono e scendono dalla nave attraverso una rampa di carico, 25,6%) e i contenitori (24,3%). Nel 2022 in Italia sono state movimentate 194 milioni di tonnellate di merci all’interno del territorio nazionale. Il primo porto per volume è Genova con il 10,11%, seguito da Livorno (9,10%) e tra i primi dieci, 5 sono nel Sud Italia (tra il 4,78% di Gioia Tauro e il 5,87% di Napoli). Nel commercio internazionale, invece, le merci sono 297 milioni di tonnellate e i due principali porti sono Trieste (19,54% delle merci movimentate) e Genova (10,31%), legati a importanti rotte commerciali con l’Europa
Professioni e competenze. Nelle aree di attività dei porti, le professioni richieste sono per metà tecnici e metà operai specializzati. Tra le professioni in rapida crescita, ci sono ingegneri industriali e gestionali, tecnici dell'organizzazione del traffico portuale, spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale, addetti alla gestione dei magazzini, conduttori di mezzi pesanti e camion, facchini e addetti allo spostamento merci, con impatti significativi sulla composizione delle loro competenze.
Per alcune di queste, l’aumento del fabbisogno è legato a nuove attività e tecnologie della green economy, che a volte cambia le skill richieste. In altri casi, invece, le attuali professioni svolgono nuove mansioni. Ad esempio, gli ingegneri industriali e gestionali devono anche sviluppare strategie normative per i prodotti, revisionare la letteratura di ricerca, sviluppare modelli computerizzati dei processi chimici, esaminare i piani di costruzione per verificare la conformità con il codice antincendio, analizzare dati biochimici o biofisici, scrivere rapporti. I facchini e addetti allo spostamento merci devono controllare il trasporto, le scorte o altri materiali per eventuali danni, effettuare l'inventario delle merci, delle scorte o di altri materiali utilizzati in loco.
Le 10 professioni del futuro. Randstad Research ha individuato 10 gruppi di professionisti chiave per il futuro dei porti italiani, nell’evoluzione che li vedrà sempre più digitalizzati, sostenibili e integrati nei sistemi logistici globali, con un’attenzione particolare alla sicurezza e all'efficienza operativa. Eccoli di seguito:
Operatori specializzati nell’automazione e digitalizzazione. In terminal semi-automatici, saranno richiesti operatori capaci di gestire processi automatizzati per stoccaggio e movimentazione merci, ma anche specialisti in IoT per gestire i sistemi che monitorano e ottimizzano le attività logistiche. Questi professionisti devono combinare competenze tecniche e operative, con conoscenza sia dei processi portuali che delle infrastrutture digitali.
Esperti di sicurezza e automazione. Con l’aumento delle macchine automatizzate e dei sistemi di controllo remoto, saranno cruciali figure specializzate nella sicurezza del lavoro e nell’automazione dei mezzi. L’automazione promette di ridurre i rischi operativi, ma richiede supervisione per garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza.
Professionisti della logistica e del reshoring. Con il reshoring, aumenterà la domanda di operatori logistici specializzati nel gestire traffici Ro-Ro e container, con competenze in pianificazione logistica e una comprensione approfondita dei sistemi di trasporto multimodale.
Operatori e tecnici portuali versatili. I lavoratori portuali del futuro dovranno essere polivalenti e capaci di adattarsi a più mansioni, dall’uso di gru automatizzate alla gestione logistica dei terminal. L’integrazione di tecnologie digitali nelle operazioni giornaliere richiederà operatori capaci di utilizzare strumenti come palmari e piattaforme di gestione.
Specialisti in sostenibilità e economia circolare. Il focus crescente sulla sostenibilità richiederà esperti ambientali in grado di gestire le infrastrutture verdi dei porti e promuovere la riduzione delle emissioni e l’efficienza energetica. Le nuove professioni includeranno figure specializzate in elettrificazione delle banchine, monitoraggio ambientale e gestione dei rifiuti.
Formatori e specialisti in sicurezza. La formazione nel settore portuale è cruciale per adattarsi alle nuove tecnologie. Ci sarà una forte domanda di formatori specializzati su nuovi strumenti e tecnologie, come gru automatizzate, droni e piattaforme digitali. La sicurezza sarà un tema chiave, con la necessità di esperti di sicurezza sul lavoro che garantiscano il rispetto delle normative e migliorino le procedure operative.
Tecnici di manutenzione avanzata. Con l’introduzione di macchine automatizzate e sistemi tecnologici complessi, ci sarà una forte domanda di tecnici specializzati nella manutenzione predittiva, in grado di utilizzare sensori IoT per prevenire guasti e ottimizzare le performance delle attrezzature portuali.
Specialisti in marketing portuale. Le autorità portuali richiederanno figure esperte in comunicazione e marketing internazionale, in grado di promuovere i porti come hub strategici a livello internazionale per le grandi compagnie marittime e per gestire le relazioni con i clienti globali.
Specialisti nell’intermodalità. Saranno necessarie figure esperte in integrazione ferroviaria e logistica multimodale, che possano gestire e ottimizzare la movimentazione delle merci su più mezzi di trasporto (treno, gomma, nave).
Operatori di droni e tecnologie remote. L’uso crescente di droni per la sorveglianza
e ispezione delle aree portuali e delle infrastrutture richiederà nuovi professionisti, garantendo sicurezza e efficienza. Saranno richieste conoscenze informatiche e digitali, oltre che skill specifiche sull’utilizzo di gru automatizzate, droni e veicoli autonomi, conoscenze delle normative ambientali, polivalenza operativa.
I nuovi profili per ambito. Ma i possibili lavori che nasceranno dall’evoluzione dei porti sono molti di più. Analizzando nello specifico ogni ambito dell’attività portuale, Randstad Research ha individuato 31 nuove professioni specialistiche che potrebbero sorgere nel prossimo futuro. Nella gestione delle risorse energetiche e sostenibilità ambientale, ad esempio, quelle di addetto al monitoraggio delle sostanze tossiche o non biodegradabili, addetto al monitoraggio di impianto di produzione di biocarburanti, addetto al recupero delle batterie esauste per lo stoccaggio di energia, gestore di hub di produzione dell'idrogeno, green transition manager, energy auditor/addetto alla diagnosi energetica, esperto di efficienza energetica ed energie rinnovabili, ingegnere specializzato in produzione di idrogeno da elettrolisi, progettista di piattaforme portuali per il rifornimento a metano liquido oppure tecnico dell’elettrificazione dei sistemi portuali.
Nell’ambito dell’innovazione tecnologica e automazione, profili di addetto alla telegestione dei macchinari, esperto di AI per il monitoraggio delle emissioni di gas serra via drone, addetto alla protezione dei dati, cyber calamity forecaster, ingegnere dei dati, esperto di telediagnostica, data scientist per la logistica portuale, specialista della trasformazione digitale. Nella progettazione e innovazione di infrastrutture e mezzi saranno impiegati designer di natanti sostenibili, progettista doganale di sistemi sisam, designer Zeb (zero emission buildings), produttore di tecnologie assistenziali indossabili, commercial and industrial designers.
Nella pianificazione e gestione della logistica e dei trasporti si affermeranno demand planner, pianificatore dei trasporti, pianificatore dell'organizzazione logistica, ingegnere del traffico e dei trasporti, fleet manager. Nella formazione e transizione industriale, formatore esperto in digital reskilling, esperto di riconversione industriale ed export coach. Nel monitoraggio e valutazione ambientale e industriale, addetto al rating per la valutazione dell'impatto aziendale sui mari, addetto alla diagnosi delle risorse non energetiche, energy auditor/addetto alla diagnosi energetica, ingegnere ambientale portuale, manager della sostenibilità portuale.
Il rapporto completo "Il futuro del settore portuale italiano: le professioni verso cui navigare” è scaricabile al link https://research.randstad.it/rapporti/il-futuro-del-settore-portuale-italiano.pdf
A proposito di Randstad Research
Randstad Research (RR) è un centro di ricerca del gruppo Randstad, nato all’inizio del 2019. L’Istituto sorge da una serie di constatazioni rivolte all’attuale mondo del lavoro. Si tratta di una realtà indipendente con un Comitato scientifico composto da studiosi ed esperti di lavoro e formazione. Randstad Research divulga le proprie ricerche con cadenza annuale, trimestrale e mensile, attraverso paper, note e contributi occasionali di ricerca. Gli aspetti oggetto di indagine sono suddivisi in un’area core, rappresentata dall’analisi delle professioni richieste per il futuro, più alcune aree satellite, composte da focus settoriali, partnership e dalla valorizzazione di ricerche e notizie di terzi a cui si desidera fornire visibilità.
Ufficio stampa Randstad Italia: d'I Comunicazione
Silvia Morelli, email sm@dicomunicazione.it, mobile 338 3052255
Piero Orlando, email po@dicomunicazione.it, mobile 335 1753472
Matteo Menghini, email mm@dicomunicazionne.it, 388 611 4255
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
13/11/2024
“Si tratta di un altro passo importante nel percorso verso l’operatività e la protezione di un’infrastruttura decisiva per la diversificazione delle fonti energetiche – afferma il presidente Bozzi – un tema su cui Ravenna gioca un ruolo di rilievo nella strategia energetica nazionale e nella transizione in atto”.
L’Associazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi del progetto, che si intersecastrettamente con l’attività del Porto di Ravenna, già interessato da importanti lavori di riqualificazione, in modo da armonizzare al meglio le esigenze e le necessità delle tante imprese e professionalità operanti nello scalo.
https://www.confindustriaromagna.it/
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
13/11/2024
Clicca sulla notizia per vedere le foto dell'evento tenutosi presso la sede dell'Autorità Portuale di Ravenna
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
12/11/2024
Guarda il servizio del Telegiornale RAI dell'Emilia Romagna
https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/video/2024/11/ravenna-presto-al-via-i-lavori-per-la-diga-di-protezione-del-rigassificatore-351aa862-b979-4956-bd2a-073c5282f9fb.html?nxte
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
12/11/2024
Conclusa la gara espletata dall’Autorità Portuale di Ravenna con l’aggiudicazione dell’appalto al raggruppamento temporaneo di imprese con R.C.M. Costruzioni S.R.L. capogruppo/mandataria e Acciona Construccion S.A. come mandante, è stato firmato questa mattina il contratto per la realizzazione della diga frangiflutti, cosiddetta “Breakwater”, nell’ambito del progetto di SNAM FSRU (Floating Storage and Regasification Unit) Italia S.r.l. relativo alla costruzione di un rigassificatore al largo della costa ravennate.
L’opera, progettata da SNAM FSRU Italia S.r.l., consiste nella realizzazione di una nuova diga foranea a parete verticale che avrà la funzione di proteggere dal moto ondoso il rigassificatore che sorge al largo della costa di Ravenna, anche nelle condizioni meteo-marine più avverse.
Il costo dell’opera, sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti, è di circa 200 milioni di euro ed i lavori avranno una durata complessiva stimata di poco più di due anni. E’ prevista la possibilità di una accelerazione dei lavori, con conseguente riduzione delle tempistiche stimate.
L’intervento rientra nell’ambito delle iniziative legate alla realizzazione di nuove capacità di rigassificazione nel nostro Paese, con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale.
Alla firma del contratto, sottoscritto dal Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi e da Elio Rainone. Amministratore Unico di R.C.M. Costruzioni, società capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese, di cui fa parte anche la spagnola Acciona Construccion, che si è aggiudicato l’appalto, era presente il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Senatore Matteo Salvini.
“La diga è una opera necessaria – ha affermato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi - e sono certo che la professionalità delle aziende che la realizzeranno, tra l’altro R.C.M ha maturato in questi anni una notevole esperienza del Porto di Ravenna, con l’aiuto dell’ingegneria di SNAM e l’impegno e la dedizione totale dei tecnici dell’Autorità Portuale, consentirà di realizzarla entro i tempi previsti. Questa opera fa parte di un percorso di evoluzione che tutti i porti dovranno affrontare per diventare anche hub energetici e digitali, non essendo più da tempo solo luoghi di movimentazione delle merci. Il porto di Ravenna ha già intrapreso questo percorso forte della sua tradizione nel settore dell’energia e i tanti progetti in corso di realizzazione in questo ambito saranno in grado di garantire una transizione controllata, efficace e ragionevole, verso forme di energia più green e sostenibili”.
“Confermiamo, con questo nuovo intervento, la nostra presenza sul territorio ravennate, dove R.C.M. Costruzioni è attiva dal 2020 nei lavori del Ravenna Port Hub e nell'ammodernamento delle banchine del porto canale. La costruzione di una diga offshore rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per noi, consolidando la nostra esperienza nelle opere infrastrutturali marittime," - ha dichiarato Elio Rainone, che ha firmato quest’oggi il contratto, a nome anche dei fratelli Eugenio e Valeria Rainone, con cui guida la R.C.M. Costruzioni. "Siamo consapevoli delle sfide che un’opera di questa portata comporta e siamo pronti ad affrontarle, rispettando le tempistiche previste, per contribuire a un progetto significativo per il nostro paese in ambito energetico."
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
09/11/2024
Una delegazione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, composta dal Presidente Jacopo Morrone e da numerosi commissari, nella mattinata di venerdì 8 novembre ha visitato il cantiere del rigassificatore che si trova a pochi chilometri al largo della costa di Ravenna.
L’impianto, realizzato da SNAM FSRU Italia S.r.l.,sarà in funzione entro i primi mesi del 2025 e prevede anche una diga frangiflutti per la costruzione della quale sarà firmato il contratto nei prossimi giorni in Autorità Portuale
L’entrata in funzione del rigassificatore al largo di Ravenna, rientra nell’ambito delle iniziative legate allo sviluppo di nuove capacità di rigassificazione nel nostro Paese, con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale.
Alla visita, che è stata coordinata dalla Direzione Marittima dell’Emilia Romagna che ha accompagnato la Commissione a bordo della MV Cp 285, hanno partecipato anche il Comandante Antonio Blancodella Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ravenna, Gabriele Lanza, Direttore del progetto per SNAM e Fabio Maletti, Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Ravenna (nella foto insieme alla Commissione)